Camera SMARRITA

Una rampa di vecchi scalini in pietra serena…una porta originale stile novecento toscano. e si accede alla piccola suite della struttura….Una piccola camera molto confortevole con letto alla “francese”, bagno personale all’interno della camera, una cabina armadio veramente originale dove riporre i propri abiti. Vi troverete a camminare su un antico cotto dalle mille sfumature di rosso completamente ristrutturato. La camera è di un color nocciola molto chiaro con la “vecchia balza” bianca a slanciare la piccola ma accogliente stanza.   Una originale testata ricavata da vecchie ante di finestre dismesse attirerà la vostra attenzione… una  panca come comodino, una lampada da tavolo ed un “prezioso” lampadario toscano in vetro “grattato a mano” da sapienti mani artigiane… Il tutto sempre nella semplicità di un’atmosfera “francescana”.  Il bagno di colore celeste è interno alla camera, ampio e confortevole e completamente ristrutturato. Sulla scalinata potrete approfittare di una piccola libreria in cipresso  ricavata da una “nicchia” nel muro.

MIN = €70,00 a Camera per giorno
MAX = €100,00 a Camera Doppia uso Singola per due persone al giorno
MIN = €300,00 MAX = €450,00 a Settimana


La colazione è compresa nel prezzo. Informazioni turistiche in loco. Possibilità di mezza pensione o pensione completa. Sconti per periodi superiori alla settimana. Cambio biancheria bagno giornaliera.
Telefono: +39 339 3382116

E-mail: info@bblaloggia.it

Cenni storici

Altopascio era circondata da zone palustri molto estese, come i grandi laghi di Bientina e di Fucecchio, di cui sono rimasti alcuni resti nel laghetto della Sibolla. Ciò che non era invaso dall’acqua era coperto dai boschi, come quello delle Cerbaie, infestati da briganti. Queste lande potevano diventare molto pericolose per il viandante che si fosse perduto, specie se la notte era “tetra e procellosa”. Narra una leggenda che una fanciulla che si era avventurata da sola nelle zone paludose si perdette e non fece più ritorno a casa. Da allora tutte le sere, al tramonto, la campana di Altopascio suonava per richiamare la ragazza scomparsa, e per questo la campana venne chiamata “la Smarrita”. In effetti la Smarrita ha continuato a risuonare per secoli per un’ora ogni sera nella bella torre romanica per orientare i pellegrini, e il suo richiamo giungeva a chilometri di distanza. Questo, insieme al fuoco acceso sulla terrazza, costituiva un riferimento importante per chi si era perso e per chi cercava di raggiungere lo Spedale. La Smarrita, fusa nel 1325 dal maestro Lazzaro Saggina, che vi ha inciso il proprio nome, è stata poi sostituita nel campanile della chiesa da una campana più recente.